Le strade sono deserte, l’andatura più lenta a causa dell’asfalto infido e del ritmo che naturalmente cala man mano che ci si immerge nel paesaggio addormentato, i sensi sono in grado di cogliere ogni sfumatura, ogni odore, ogni sibilo.
Adoro le giornate invernali in motocicletta, col vento che porta via le nuvole e ti taglia il viso non appena accenni a scostare un po’ la visiera… Le cioccolate calde nei rari bar d’alta quota aperti, l’odore dei camini nei paesi, la gente che ti saluta come fossi un marziano, la festa degli occhi quando le condizioni della strada ti consentono con cautela di arrivare in alta montagna ed i panorami si svelano in tutta la loro candida bellezza invernale. E poi –speciali- gli incontri con gli animali selvatici: rari ma intensi.
Cliccando sull'immagine in alto potrete guardare qualche immagine delle nostre scorribande invernali degli utlimi anni in Appennino. Sono scattate quasi tutte in Abruzzo, ma c’è anche qualche immagine dei Sibillini. I più esperti riconosceranno Campo Imperatore, Passo Lanciano, il Blockaus, Passo San Leonardo, Castelluccio di Norcia: i “posti di casa” per me e Frush.